Trasporto pubblico locale, meno 74% di ricavi con il lockdown
Il Trasporto pubblico locale è uno dei settori più colpiti dalle conseguenze delle normative anti-Covid, tanto in termini di complessità di gestione quanto in termini di minori ricavi conseguiti nel 2020. A fornire un quadro allarmante della situazione delle aziende che gestiscono i mezzi pubblici nei grandi e piccoli centri urbani è l’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche promosso dalla società di consulenza Iniziativa insieme con il dipartimento Lupt della Università Federico II di Napoli e il supporto scientifico di docenti delle Università Bicocca di Milano e Tor Vergata di Roma.
Qualità del servizio, aumenta il gap con la media europea
Il trasporto pubblico italiano – emerge dal report dell’Osservatorio dedicato al settore – registra una delle performance peggiori sul piano della qualità del servizio percepita dai passeggeri, con un aumento del gap rispetto alla media europea nonostante un livello di contribuzione pubblica tra i più alti a livello internazionale.
La domanda di trasporto è crollata dell’80% dall’inizio del lockdown, con un calo dei ricavi da biglietti e abbonamenti del 74%. Tali percentuali sono destinate a crescere ulteriormente in considerazione della prudenza delle persone nel viaggiare con i mezzi pubblici per la diffusione dello smart working e per i riflessi collegati alla convivenza con il virus. La riduzione dei costi legata alla limitazione dei servizi, inoltre, non permetterà di compensare la perdita dei ricavi, molto maggiore. Ciò richiederà grandi sforzi agli enti locali soci e, vista l’asimmetria esistente tra Nord e Sud, potrebbe ulteriormente allargare il divario territoriale nella qualità dei servizi pubblici.
Focus su un comparto da 124 mila addetti
L’Osservatorio sulle società partecipate, grazie all’opera di Riccardo Mercurio, Stefano Consiglio e Melina Nappi, si è concentrato in questa indagine sul settore Trasporto Pubblico Locale in considerazione dell’importanza economico-sociale del comparto (930 Aziende e 124.300 addetti). Lo studio mette a confronto le aziende del settore classificandole in cluster dimensionali e individuando le “best performers”, che presentano contemporaneamente i migliori indicatori di redditività, produttività e finanziari.
Il settore dipende dai contributi pubblici
I risultati e le performance delle partecipate, secondo il report, dipendono fortemente dai contributi pubblici deliberati e dalla puntualità degli Enti Locali soci nell’erogarli, tanto è vero che le società maggiormente performanti nel Trasporto Pubblico Locale sono quelle che registrano contratti di servizio molto consistenti. La sopravvivenza di queste imprese si gioca dunque necessariamente su questi ultimi, che rappresentano la principale entrata delle società partecipate, pari al 73% dei ricavi delle vendite e prestazioni, e sulla riduzione del divario territoriale. Le società più performanti hanno in media un contributo chilometrico erogato dall’Ente Pubblico controllore più elevato e una durata media del credito più breve, nel senso che la proprietà pubblica cioè paga prima. I ricavi tariffari in Italia, basati su una politica di prezzi indifferenziati rispetto alla possibile segmentazione del mercato, rappresentano una voce non prevalente delle entrate, anche per una diffusa evasione. Questo aspetto fa aumentare i divari territoriali nelle performance del Paese, vista la poco omogenea capacità di contribuzione delle amministrazioni tra Nord e Sud.
Le migliori performance
Tra le aziende più performanti secondo il report ci sono Autoservizi F.V.G. S.p.A. – SAF in Friuli e l’Azienda Trasporti Milanesi S.P.A, che vantano importanti contratti di servizio pari rispettivamente al 62% e al 78% dei Ricavi complessivi iscritti a Bilancio, confermando così la connessione tra performance e contribuzione da parte della Pubblica amministrazione, con riflessi sulla migliore erogazione dei servizi al cittadino. Al Sud dati confortanti arrivano dalla società Ente Autonomo Volturno S.r.l – EAV che nel 2017 ha indici di redditività e situazione debitoria tra i migliori del cluster delle grandi aziende e in miglioramento rispetto agli anni precedenti.
Le società partecipate
Una ultima considerazione riguarda le società partecipate in generale: si tratta di entità importanti, visto che il Covid ha ridato slancio al ruolo dello Stato nell’economia, nonché determinanti della competitività territoriale di un’area e della qualità della vita dei cittadini, trovandosi a gestire molti servizi pubblici e annoverando il 25% dei dipendenti del più grande datore nazionale di lavoro, e cioè la Pubblica amministrazione. Eppure, malgrado la loro rilevanza nella vita di ogni cittadino, esse rappresentano un fenomeno ancora poco analizzato, così come i fattori determinanti delle loro performance. Per questo motivo la società di consulenza Iniziativa e l’Università Federico II di Napoli. con il supporto scientifico di docenti delle Università Bicocca di Milano e Tor Vergata di Roma, hanno deciso di dedicare a tali realtà un Osservatorio.