L’Italia al voto per le elezioni amministrative 2021: oltre 12 milioni di cittadini chiamati alle urne in 1.349 comuni
Dal più piccolo al debuttante, dal più grande al meno conosciuto: le curiosità della tornata elettorale
Volantini e santini nella cassetta della posta e sotto l’uscio della porta, manifesti affissi in ogni dove e con gli slogan più fantasiosi, messaggi seriali dell’ultimo momento, telefonate di conoscenti scomparsi da anni e di cui non si ricorda neanche il nome. “Chissà perché non piove mai, quando ci sono le elezioni” si chiedeva Giorgio Gaber nel suo brano “Le Elezioni”. E in questo autunno che sa ancora d’estate, domenica 3 e lunedì 4 ottobre oltre 12 milioni di italiani sono chiamati alle urne in 1.349 comuni. Un mini-test politico, anche se i partiti si sono tutti affrettati a mettere le mani avanti assicurando che le sfide sono locali e non ci saranno riflessi sul piano nazionale. Tuttavia, il voto riguarda anche grandi città e quindi diventa la prima spia dei diversi rapporti di forza e delle coalizioni messe in campo. La tornata elettorale, infatti, interesserà sei capoluoghi di Regione (Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino e Trieste) e 14 capoluoghi di Provincia (Benevento, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese). In programma anche le regionali in Calabria e le elezioni suppletive a Roma Primavalle e Siena Arezzo. C’è grande attesa da parte di tutti: è la seconda volta che il voto per le amministrative è stato rinviato a causa della pandemia. Dalla scorsa primavera, a maggio, è slittato all’autunno e, dopo un tira e molla tra i partiti, è stata scelta questa data. Dal comune più piccolo al debuttante, dal più grande al meno conosciuto: liste, programmi, tribune elettorali, social network e passaparola caratterizzano le ultime ore di campagna elettorale. Molte le chiacchiere da bar, ma qual è la fotografia delle amministrative 2021?
L’esercito dei candidati
E’ un vero e proprio esercito quello degli aspiranti sindaci e consiglieri comunali. Nelle principali città chiamate alle urne spiccano concorrenti civici ma, come accade ad ogni ondata elettorale, anche molti volti del mondo dello spettacolo, della musica e dello sport che hanno deciso di presentare la propria candidatura da Nord a Sud. Dal fratello di Maradona, Hugo Maradona (poi ritiratosi), al musicista Stefano Righi dei Righeira, passando per il comico Pippo Franco. E ancora, la cantante Manuela Villa, figlia di Claudio, il calciatore Ubaldo Righetti, il due volte campione del mondo di ciclismo Gianni Bugno, solo per citare i principali. Per il ruolo di sindaco si sono presentati in 21 nella Capitale e in 13 nel capoluogo lombardo, mentre per le elezioni in Calabria in lizza ci sono quattro papabili governatori.
Alcune curiosità
Il comune più piccolo in cui si vota è quello di Morterone, provincia di Lecco: 34 abitanti di cui appena 26 aventi diritto al voto. Due i candidati a sindaco, il rappresentante del partito Gay Andrea Grassi e, all’ultimo minuto, quello della lista civica “Morterone Insieme”, Dario Pesenti. Il paesino della Valsassina, che rischiava il commissariamento dopo la mancata ricandidatura della prima cittadina uscente, non è l’unico ad avere meno di 100 abitanti. Nella lista figurano anche altri 6 comuni: Massello (in provincia di Torino, 58 abitanti), Olmo Gentile (Alessandria, 90), Rosazza (Biella, 87), Balmuccia (Vercelli, 94), Rondanina (Genova, 69) e Carapelle Calvisio (L’Aquila, 85). L’amministrazione comunale con il maggior numero di votanti è quella di Roma, dove saranno chiamati alle urne oltre 2,3 milioni di cittadini. Per la prima volta saranno aperte le urne, invece, a Misiliscemi, in Sicilia. Il comune, nato ufficialmente lo scorso febbraio dall’unione di otto frazioni che si sono staccate dalla città di Trapani, era sotto la guida di un commissario. Lì, dunque, si festeggerà il primo sindaco della storia. Alle urne andranno complessivamente 137 comuni con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti, 1.212 con una inferiore e 20 capoluoghi.
Il ballottaggio e le altre date del voto
Perché un sindaco sia eletto al primo turno occorre che raggiunga il 50% più uno dei consensi, in caso contrario si va allo spareggio tra i due più votati. Regola che vale per le città con oltre 15 mila abitanti. Per gli altri Comuni vince il sindaco che ottiene un solo voto in più. Il turno di ballottaggio è fissato per domenica 17 e lunedì 18 ottobre. Mentre il 10 ottobre sono chiamati alle urne gli aventi diritto di otto comuni del Trentino-Alto Adige (eventuale ballottaggio il 24 ottobre), il 10 e 11 ottobre in 102 comuni della Sardegna e 43 comuni della Sicilia (con eventuale ballottaggio il 24 e 25 ottobre). Il 7 novembre – con eventuale turno di ballottaggio il 21 novembre – si svolgeranno invece le elezioni amministrative straordinarie per i 7 comuni sciolti per infiltrazioni mafiose: Orta di Atella (Caserta), Manfredonia (Foggia), Carmiano (Lecce), Scanzano Jonico (Matera), Africo, San Giorgio Morgeto e Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria.
E allora, comincia la grande maratona (Enrico Mentana docet). I seggi sono allestiti, le schede posizionate, le matite perfettamente temperate. Un appello: ANDATE A VOTARE!
E buon voto a tutti.