Napoli e la Campania sempre più un set a cielo aperto
Napoli e la Campania sono sempre più “un set a cielo aperto”, ambìto dai principali registi e produttori italiani di cinema e tv.
Gli esempi
Ne sono un esempio le serie tv più note degli ultimi anni e girate a Napoli, dai “Bastardi di Pizzofalcone” a “Il Commissario Ricciardi”, da “Un Professore” a “Mina Settembre” e “Sirene”, senza dimenticare naturalmente “Gomorra”, “L’amica geniale”, l’ormai storica “Un posto al sole” che ha superato le nozze d’argento e tante altre. Per non parlare del grande cinema, limitandoci all’ultimo anno con “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino, candidata all’Oscar, o “Qui rido io” di Mario Martone sulla vita di Eduardo Scarpetta, pellicole entrambe protagoniste all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Andando a ritroso nel tempo, le strade, le piazze e i monumenti di Napoli e della Campania hanno conquistato negli anni le più grandi star del cinema mondiale, da Julia Roberts di “Mangia prega ama” a Sophia Loren de “L’Oro di Napoli”, da Jack Lemmon di “Maccheroni” a Ingrid Bergman di “Viaggio in Italia”, da Marcello Mastroianni a Vittorio Gassman, e potremmo continuare all’infinito. I movie tour tra vie e palazzi che sono stati set di grandi film e serie tv sono del resto uno dei modi più piacevoli di scoprire la città.
Napoli e la Campania sono fonte di ispirazione sia per serie tv dai temi “leggeri” che per quelle “impegnate”, con produzioni importanti e di valore che possono favorire la ripresa economica a maggior ragione dopo un anno e mezzo di crisi dovuta alla pandemia; produzioni che portano la firma di grandi nomi e giovani di talento, con una forte componente femminile.
Le cifre
Qualche dato sul peso della filiera produzione cinematografica nell’economia territoriale: la Campania è la regione italiana con il budget più importante e i massimali più alti destinati allo sviluppo di opere audiovisive, con più di 1 milione di euro stanziato per il 2020 a favore di 14 film di fiction (1 in animazione), 4 serie Tv, 15 documentari e 1 corto di animazione.
La Campania è l’unico ente in Italia ad avere attivato un fondo ad hoc per i cataloghi di progetti cinematografici, dopo quello di Europa Creativa e anche per la distribuzione di opere cinematografiche è stata l’unica istituzione pubblica, oltre al Mibact, ad avere destinato risorse mirate con 125 mila euro per 3 documentari e 2 film. Sono 11 i film, 9 i documentari e 12 i cortometraggi, di cui 3 in animazione, a rappresentare il gruppo dei beneficiari della sezione produzione, con un budget totale di 1.535.000 euro.
Negli ultimi anni la Regione Campania ha investito complessivamente 21 milioni di euro per 144 produzioni, 46 festival, 34 rassegne e cinecircoli e 58 sale cinematografiche.
Film commission
Un importante contributo alla crescita di un comparto che valorizza i talenti, promuove le location, crea occupazione e fa girare l’economia.
Un ruolo rilevante in questo circuito lo hanno le Film commission, autorità amministrative predisposte all’attrazione di produzioni cinematografiche ed audiovisive, come ad esempio i videoclip, in un dato territorio: finanziando le produzioni televisive offrono lavoro, promuovono i luoghi in cui queste ultime sono realizzate e favoriscono lo scambio di conoscenze e competenze. L’audiovisivo è un comparto produttivo capace di integrarsi bene con la valorizzazione territoriale, facendo leva sulla creatività di grandi maestri, eccellenti professionisti e giovani talenti.
La prevista realizzazione del grande polo multimediale nell’area ex Nato di Bagnoli, annunciata dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca, punta all’ulteriore consolidamento di questa strategia, sulla base dell’idea che il cinema dà forza all’economia e contemporaneamente offre un segnale di ottimismo all’immaginario collettivo, lanciando un segnale di ottimismo per il futuro.
Cineturismo
“Attraverso le produzioni cinematografiche – afferma Valeria Della Rocca, fondatrice e produttrice del Gala del Cinema e della Fiction della Campania, la cui tredicesima edizione si è conclusa da pochi giorni – è possibile attirare l’interesse delle persone e incentivarle a visitare la nostra meravigliosa regione. Una produzione che insiste su un particolare territorio crea ripercussioni positive sulle attività commerciali di numerosi settori. Ecco perché valorizzare e potenziare le tante forme possibili di cineturismo può essere una delle fonti di sviluppo socio-economico più interessanti per un territorio”.
Iniziative come il Gala del Cinema e della Fiction in Campania hanno anche l’obiettivo di “formare” una cultura del cinema, punta a fare ad esempio il nuovo concept della manifestazione volto a favorire i giovani che ambiscono a un futuro nel mondo dell’audiovisivo. Proprio con quest’obiettivo è stato organizzato un ciclo di masterclass all’interno del quale attori e produttori si sono messi a disposizione per incontrare i giovani appassionati del settore.
Il Gala del Cinema e della Fiction in Campania
“L’audiovisivo è un settore che offre un’immagine affascinante di Napoli rispetto agli anni scuri dell’emergenza rifiuti durante i quali i registi stranieri non volevano neanche visitare la nostra regione. Il Gala del Cinema e della Fiction – conclude il critico cinematografico e regista Marco Spagnoli, direttore artistico della manifestazione – rappresenta un’occasione d’incontro altamente qualificata nel mondo del cinema e della fiction. Non a caso abbiamo premiato nel tempo giovani talentuosi prima che essi acquistassero notorietà internazionale, come ad esempio Marco d’Amore, ‘l’immortale’ Ciro Di Marzio di Gomorra. Quello in corso è un anno importante per il cinema italiano, soprattutto per Napoli considerato che il film italiano candidato all’ Oscar è stato interamente girato nella città partenopea: siamo felici di dare il nostro contributo dando la giusta evidenza a un settore così importante”.
Flaminia Eboli
Enzo Agliardi