Come e perché promuovere il verde urbano a Napoli
Governare il Comune di Napoli, a maggior ragione in questa complessa fase economica e sanitaria, non è certamente facile. I problemi in corso incidono sul funzionamento dell’Amministrazione e sulla ristrutturazione dei servizi sociali ed essenziali come mobilità, pulizia, viabilità e sicurezza. Esiste però un capitale prezioso per la città e per la sopravvivenza dei suoi abitanti determinato dall’ecosistema naturale, e cioè dal Verde urbano, che deve garantire ai cittadini una vita salutare. Oggi è importante recuperare la socialità e una presenza più diffusa del verde urbano come rifugio sicuro in piazze, strade, parchi come estensione delle limitate residenze private e degli spazi chiusi destinati al lavoro.
Gestione e manutenzione
La gestione e manutenzione del verde rappresentano dunque una formidabile leva che l’Amministrazione ha a disposizione per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini e i loro comportamenti. In questa direzione i Rotary Club di Napoli e del suo hinterland, nel ruolo istituzionale di proposta alla classe dirigente, hanno avviato da oltre un anno analisi sulla conoscenza e gestione del verde urbano in città per fornire elementi in vista di un’auspicabile “strategia del Verde”.
Progetto Rotary
Questo lavoro è contenuto nel volume “Il verde urbano nell’area napoletana. Conoscenza, manutenzione e gestione“, a cura di Aldo Aveta (Ordinario di Restauro Architettonico presso l’Università di Napoli) e Riccardo Mercurio (ordinario di Organizzazione aziendale alla Federico II), primo tentativo di approccio metodologico ed applicativo su un tema importante per lo sviluppo sostenibile della città: nello studio i Rotary presentano all’Amministrazione possibili indirizzi da perseguire con urgenza, abbandonando l’estemporaneità e la frammentarietà e operando piuttosto con obiettivi di medio/lungo periodo in una logica di sistema.
Contributi scientifici e umanistici
Il volume contiene i contributi di esperti scientifici e umanistici. Si parte dagli aspetti normativi e della valorizzazione del verde nell’economia circolare, proponendo interessanti esperienze italiane, per poi esaminare le caratteristiche del verde e del suo possibile sviluppo a Napoli anche attraverso l’apprendimento nelle scuole, e gli aspetti di gestione e manutenzione, con un’applicazione sperimentale del Gis nell’area verde del Parco dei Quartieri Spagnoli. Esiste – fra aree naturali protette, parchi, giardini, orti, sistemazioni di arredo nella viabilità – un ampio territorio di verde urbano, anche maggiore rispetto alle statistiche ufficiali, non sempre però utilizzabile dai cittadini. Per tale patrimonio manca il fondamentale censimento, già attuato da tempo in tante città italiane, che dettagli tipologie di verde esistente, localizzazione delle aree, consistenza, presenza di acqua e qualità del suolo.
Censimento
Se si vuole davvero puntare sul Verde, secondo quanto emerge dal volume, è necessario effettuare tale censimento, presupposto necessario per un piano serio e aggiornato con tempi e azioni da realizzare, dimensione degli organici (giardinieri, agronomi, operai), caratteri delle attrezzature e dei materiali. Anche per il Verde un piano di regolazione nasce dalla conoscenza dei temi da affrontare, in linea con le esigenze dei cittadini. Solo così si potrà̀ costruire la necessaria rete tra gli attori e il governo delle interdipendenze con e il controllo da parte delle Amministrazioni Pubbliche. Il Verde è un tema sul quale tutti possono e devono essere interessati. Il valore economico non è collegato solo alla riduzione dell’inquinamento, ma anche all’incremento dei valori immobiliari, alla maggiore attrattività turistica e alla più̀ sicura difesa del suolo.
Strategia
C’è bisogno, evidentemente, di una nuova strategia del Verde, provando a far assumere anche ai cittadini un maggior orgoglio di appartenenza, coinvolgendoli nel monitoraggio dei propri quartieri. Bisogna formare i giovani nelle scuole: il Verde ha effetti benefici sullo sviluppo mentale, sociale e fisico dei bambini. Avviando con una nuova politica del Verde anche un ampio processo educativo già affrontato in altri Paesi, sarà possibile avere negli anni una più estesa sensibilità su temi rilevanti e d’interesse collettivo per il nostro futuro.